È Threads la risposta di Facebook a Twitter (che intanto ha cambiato nome)

 

Threads ha debuttato il 7 luglio negli Stati Uniti e altri 99 paesi e sembra una copia, versione Instagram – della piattaforma di Elon Musk. Zuckerberg stesso definisce Threads come “un'app per la condivisione tramite testo, una sorta di Instagram in cui le immagini vengono sostituite dalle parole, offrendo un nuovo spazio separato per aggiornamenti in tempo reale e conversazioni pubbliche”.

 

Gli utenti italiani ed europei dovranno quindi aspettare il semaforo verde del Garante Europeo della Protezione dei Dati prima di avere la possibilità di scaricare Threads per i propri smartphone/tablet Android e iPhone/iPAD.

 

 

Ma vediamo insieme come funziona Threads e cos’è capace di fare la nuova crezione di Meta

 

L'interfaccia di Threads riprende sostanzialmente quella di Instagram ed è suddivisa in 5 distinti tab:

 

- la home: qui viene visualizzato il feed con i post degli account che seguiamo e degli account suggeriti dalla piattaforma social. Per ciascun post si può aggiungere un mi piace, rispondere, inoltrare il messaggio o aggiungerlo alla storia, postarlo sul feed, copiare il link o condividerlo con un'app di terze parti. Toccando i tre puntini in orizzontale è possibile smettere di seguire l'account, disattivare gli aggiornamenti, nascondere il post o inoltrare una segnalazione;

 

- cerca: è la pagina da cui si possono cercare specifici account. Threads elenca alcuni account che potrebbero interessare all'utente;

 

- scrivida qui si scrive un nuovo thread, con la possibilità di allegare un file (video - max 5 min - o foto);

 

- attivitàviene mostrata la propria attività sul social, suddivisa in Tutto, Risposte, Menzioni e Verificati;

 

- profilovengono mostrati nome e cognome, nome dell'account, foto, numero di follower, thread pubblicati e risposte ricevute. Da qui è possibile anche modificare o condividere il profilo.

 

 

Threads mostra i thread pubblicati dagli utenti che seguiamo e i contenuti suggeriti dalla piattaforma. Inoltre, nella parte alta della schermata sono presenti tre simboli: Mondo, accesso alle impostazioni della privacy; Instagram, passaggio all'app Instagram e una doppia riga orizzontale: accesso alle impostazioni generali (il solito menu sandwich insomma).

 

Aggiungiamo che Threads sarà compatibile con altri social, cioè sarà possibile una diretta connessione con Facebook, Instagram ma anche Twitter stessa o TikTok, per esempio, al fine di importare contatti, contenuti, etc.

 

 

Le altre funzionalità e caratteristiche di Threads

 

Ciascun post non dovrà superare i 500 caratteri e potrà includere testo, link, immagini e video fino a 5 minuti di lunghezza. Sarà inoltre possibile condividere un post di Threads nella storia di Instagram (anche sotto forma di link) e sono presenti strumenti per una maggiore personalizzazione dei contenuti visualizzati, tra cui l’aggiunta di parole nascoste per filtrare le risposte ai propri thread che contengono determinate parole e lapossibilità di smettere di seguire, bloccare o segnalare un profilo.

 

Gli account bloccati su Instagram saranno automaticamente bloccati anche su Threads.

 

Sempre parlando di “condivisioni”, Threads utilizza il protocollo ActivityPub, standard aperto e decentralizzato per reti sociali: ciò da modo agli utenti di poter interagire anche con altre piattaforme, esattamente come avviene per alcuni social come Mastodon e altri.

 

Gli stessi utenti di Threads hanno anche modo di poter ospitare i propri server o altrimenti scegliere di affidarsi a quelli di Meta o altri provider.

 

 

Twitter (o X) e Threads: chi la spunterà?

 

Chiamarlo (e pensarlo) Twitter è ormai un errore in quanto è delle ultimissime ora l’ennesima novità targata Elon Musk: X. Rebranding, renaming, reingegnerizzazione e una serie di metamorfosi di stampo concettuale hanno messo in cantina il vecchio social fondato da Jack Dorsey, Evan Williams, Biz Stone, Noah Glass nel lontano 2007.

 

I cambiamenti hanno sempre bisogno di tempo per essere accolti, assorbiti, capiti ed eventualmenti accettati e lo stesso vale per le novità.

 

Threads sembra più una risposta allo stato attuale di Twitter e un upgrade di Instagram che un’idea innovativa in grado di portare effettivamente una ventata di aria fresca tra i monoliti dei social network attualmente presenti sul mercato digitale.

 

Twitter, ma iniziamolo a chiamare X, non sembra viversi il miglior momento della sua vita e sta attraversando un “dark age” che la sta portando a una sorta di resa dei conti con tutti i limiti, i difetti e le patologie che si è sempre portata naturalmente dietro e che non sono mai state curate, anche nella gestione precedente a Musk.

 

A livello reputazionale Threads sembrerebbe battere nettamente X ma ciò è basato unicamente sulle mancanze della seconda che sui meriti della prima.

 

Staremo a vedere tra 6/12 mesi se la situazione sarà mutata o se invece le posizioni in campo saranno ancor più consolidate.

 
Posted in Articoli on July 26 at 05:15 PM

Comments (0)

No login
gif